I fabbricanti
Brepols
Philippe Jacques (o Philippus Jacobus) Brepols | ||||||
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Nel 1795, Pieter Corbeels, un tipografo di Leuven, si trasferì a Turnhout insieme al suo assistente Philippus Jacobus Brepols, probabilmente per fuggire all'esercito francese, che a quel tempo occupava il Belgio. Nel 1798, alla morte in battaglia di Corbeels, Brepols assunse la responsabilità della tipografia gestita dalla vedova di Corbeels, ma dal 1800 in poi Brepols rilevò gradualmente la casa e l'attività ampliandone l'attività anche al commercio di diversi generi. Nel 1817 Brepols acquisì la società Le Tellier a Lier. Le carte da gioco, all'epoca, venivano stampate ad Anversa, Bruxelles e principalmente a Dinant. Brepols cominciò a vendere carte di altri fabbricanti, come Monin, madame Carez-Marsigny, Bodaut et Davos, L. van den Brande, M. Parijs, Lesuisse-Lebeau e P. Wijns, confezionandole a volte in un incarto con il nome Brepols. Nel 1826, visto che questi fabbricanti non erano più in grado di soddisfare la crescente domanda del mercato, iniziò a produrre carte in proprio diventando presto il più importante produttore. Continuò comunque a rifornirsi anche da altri almeno fino al 1860. Brepols iniziò anche a produrre tipi speciali di carta. Il metodo di litografia allora ancora piuttosto nuovo fu introdotto a Brepols nel 1829. Il 3 gennaio 1845 Brepols morì e l'azienda fu continuata dalla sua unica figlia, Antoinette Brepols, che aveva sposato nel 1820 il commerciante Jan Jozef Dierckx, che nel 1833 aveva la direzione della società e che lo stesso fondatore il 4 maggio 1835 aveva annunciato che sarebbe entrato nell'azienda di famiglia, che sarebbe poi diventata Brepols & Dierckx Son. In realtà alla morte del fondatore, sua figlia era già vedova. Nel 1850 acquisì la ditta di Vanderborght, uno dei suoi principali concorrenti. Nel 1853 fu introdotta in azienda la prima macchina a vapore 1. Riferimenti 1 Sito web WOPC. |
Brepols & Dierckx Zoon | ||||||
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Gestita dalla morte della madre da Jean G. Dierckx, figlio di Jan Jozef Dierckx e Antoinette Brepols. Jean G. Dierckx morì verso il 1878 e la fabbrica fu gestita dalla vedova Josephina Federica Dessauer e poi dal 1900 dal figlio di lei, François du Four (1881-1945), avuto dal secondo marito. Nel 1879 la ditta brevettò il marchio "Tigre" per i mazzi destinati a Francia e Algeria e successivamente anche per il Belgio. Marchio del pavone con sigla BDZ (Brepols & Dierckx Zoon). Verso il 1890 iniziò la produzione di mazzi pubblicitari 1 Il pavone fu usato anche da Biermans, Mesmaekers e van Genechten 2. Riferimenti 1 The Turnhout playing card industry, pag. 78. 2 The Turnhout playing card industry, pag. 137. |
Etablissement Brepols S.A. (o S.A. Fabriques Brepols, o N.V. Etablissement Brepols, o Fabrieken Brepols N.V.) | ||||||
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Alla morte di François du Four nel 1945 fu gestita da suo figlio Jean, che morì nel 1974. Nel 1960 acquisì la Turnhoutoise. Forse aprì anche una succursale a Parigi 1. La ditta confluì in Carta Mundi. La sigla diventa EB (Etablissement Brepols) o FB (Fabriques Brepols). Marchi "Aigle" (aquila 1848), "Gladiator" (gladiatore), "Two pointers" (i due pointer, cani da caccia) , "Atodos alumbra" marchio di Solesio ripreso anche da altri fabbricanti spagnoli e belgi e leonessa che allatta i cuccioli. Riferimenti 1 Editions Brepols Paris, carta extra 3183. |
Lista dei mazzi di carte nel museo 7bello
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