I mazzi standard

Dasavatara

Carte: 120, 144, 192, 240, 288, 384
Denominazioni alternative: Dashavtar, Dashavatara Ganjifa


Lista dei mazzi di carte nel museo 7bello


Descrizione


Il Dasavatara, Dashavtar o Dashavatara Ganjifa (carte da gioco delle incarnazioni) è un mazzo generalmente con dieci semi per un totale di 120 carte.
Questo mazzo celebra le incarnazioni di Vishnu: quelle celebrate nei vari templi sono numerosissime, ma sono 10 le più conosciute, quelle riprodotte nella versione più comune di questi mazzi.

In altre regioni, specialmente in Orissa, si dipingono 1 mazzi a dodici, sedici, venti e ventiquattro semi come questo × × .

Il primato sembra spettare a un esemplare da 384 carte, diviso in 32 semi di cui 21 con le incarnazioni di Vishnu, 8 con gli Ashta Dikapala, i guardiani divini della terra, e 3 semi con altri personaggi della mitologia induista. Questo mazzo è conservato presso il Deutsches Spielkarten-Museum e fu dipinto a Mewar, nel Rajasthan, a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo.

Il mazzo riprodotto a sinistra è stato acquistato a Madras mentre a destra c'è una riproduzione di un antico mazzo dipinto nel Madhya Pradesh.

Immagine senza descrizione Immagine senza descrizione L'aumento delle carte serve per accrescere la complessità del gioco e per avere la possibilità di raffigurare più divinità o differenti incarnazioni delle stesse. Si hanno però notizie certe dell'uso per il gioco solo per i mazzi fino a 20 semi.

Oggi solo nella regione di Orissa il mazzo è ancora utilizzato per il gioco Ganjifa, o meglio Ganjapa come si chiama nel dialetto di quella regione.

Le due figure sono il Mir o Avatar, la carta più alta in valore con la rappresentazione dell'incarnazione, e il Pradhan o Mantri la figura con valore inferiore.

Un articolo molto interessante, con numerosi illustrazioni, sul mazzo del Dasavatara di Orissa è stato scritto da Jeffery Hopewell. Da questo articolo abbiamo appreso numerose notizie qui riportate, dopo aver chiesto il permesso all'autore che ringraziamo.

Per chi volesse saperne di più sull'argomento c'è un articolo nel sito dell'IPCS2 mentre in internet è disponibile un articolo nel sito web The World of Playing Cards www.wopc.co.uk.

Dasavatara di Sawantwadi

Il Dasavatara di Sawantwadi 3, tipico di questa città dello stato di Maharashtra.

Le due figure sono dette Raja, la superiore, e Mantri, quella di rango inferiore.

Le scatole prodotte in questa città di solito hanno i disegni su sfondo rosso e sono laccate come le carte.

Le carte rotonde, nei mazzi di diametro maggiore, hanno spesso una piccola figura, detta darchitri, nel centro dei numerali.

Il mazzo illustrato, di forma quadrata a differenza del solito, mostra a sinistra spade, conchiglie, anelli (che in questo mazzo sembrano fiori), archi e frecce e asce.

A destra brocche per l'acqua, leoni, cinghiali, tartarughe e pesci e i lati decorati della scatola.

Dasavatara di Nossam

Dasavatara di Nossam 4 prodotto in questa città vicina a Cuddapah nel sud dello stato di Andhra Pradesh, famosa per i dipinti, la lavorazione delle pelli e i lavori in lacca. Le due figure sono dette Raju, la superiore, e Mantri, quella di rango inferiore.

Nelle carte di Nossam spesso i numerali hanno un indice, in numeri arabi o indiani, e i Mantri una decorazione che sembra una felce. Lo sfondo è completamente coperto da piccolissime croci o stelle.
Le figure hanno scritto il loro nome e quello del seme in alfabeto Telugu. I Raju sono sotto un baldacchino con due inservienti, mentre i Mantri hanno un solo schiavo.

Dasavatara di Kurnol

Dasavatara di Kurnol 5 prodotto in questa città nel Deccan, una vasta regione montuosa dell'India meridionale.

Le due figure sono dette Raja, la superiore, e Pradham, quella di rango inferiore. I Raja siedono su troni (asanas) con due servi ai lati, di cui uno con un grande ventaglio.



  1. B. C. Mohanty, Patachitras of Orissa, Ahmedabad, 1980, pag. 11 ↩︎

  2. IPCS Journal, 31-2, pag. 69 ↩︎

  3. IPCS sheet 66 ↩︎

  4. IPCS sheet 69 ↩︎

  5. IPCS sheet 82 ↩︎