I mazzi standard

Shíwǔ hú pái
(Carte dei quindici laghi)

Carte: 32, 42, 46, 84, 92, 105, 115, 126
Denominazione alternativa: Carte derivate dal gioco del domino


Lista dei mazzi di carte nel museo 7bello


Non sono presenti in archivio mazzi.

Descrizione


Le carte derivate dal gioco del domino, chiamate in cinese Shíwǔ hú pái (十五湖牌, letteralmente Carte dei quindici laghi) sono le più antiche carte stampate di cui si ha notizia, probabilmente ideate durante la dinastia T'ang. Il nome deriva con ogni probabilità da un equivoco linguistico relativo al terzo ideogramma 1, che orinariamente sarebbe stato 糊 (con il significato di punti) e poi confuso con quello attuale 湖 (con il significato di laghi), molto simile graficamente e con la stessa fonetica.
W. A. Chatto 2 chiama queste carte Teen-tsze-pae e afferma che sono state inventate nel 1120.

Sulle carte di questo tipo sono riprodotte le 21 combinazioni ottenibili lanciando un paio di dadi. Il gioco esiste anche su tavolette (ku pai tessere d'osso o ya-pai se in avorio). Nei giochi del domino che troviamo in Italia, le tavolette sono invece 28 in quanto è presente il valore 0 che sui dadi non esiste.

I cinesi dividono le carte di questi mazzi in due gruppi, detti rispettivamente civili o borghesi (11 pezzi, che nelle tavolette da domino sono ripetuti due volte) e militari (10 pezzi).

Civili1-11-31-51-62-23-34-44-65-55-66-6
Militari1-21-42-32-42-52-63-43-53-64-5

Immagine senza descrizione Immagine senza descrizione I valori degli indici sono in due colori in quanto i dadi cinesi hanno i numeri 1 e 4 in rosso e anche i relativi indici sulle carte mantengono questa colorazione.

La carta 6-6 ha una fila di pallini in rosso, mentre i pallini dei 6 nelle altre combinazioni sono tutti in nero, come sui dadi.

Ascolto - utilizzo

Ascolto - utilizzo

Immagine senza descrizione Immagine senza descrizione
Dio del benessere

Dio del benessere

In alcuni mazzi sono presenti due carte supplementari; le serie di carte perciò possono essere di 21 o 23 carte ognuna.
Il modo di scrivere gli ideogrammi di queste carte supplementari varia parecchio da un mazzo all'altro.

I mazzi più diffusi hanno 105 o 115 carte, con le serie ripetute 5 volte, mentre meno comuni sono i mazzi ridotti che hanno da 42 a 92 carte con le serie ripetute 2 (42 e 46 carte) o 4 volte (84 e 92 carte).

Le serie sono ripetute più volte e, generalmente in una sola di queste, spesso esiste un fregio che divide i pallini del domino dalle figure centrali Domino, Nan Chang × Domino 98-8 × Domino NO. 108 × .
Un esauriente articolo, scritto da Jeffery Hopewell, sui due tipi di mazzi che seguono è stato pubblicato sul bollettino IPCS 3.

Hanno dimensioni ridotte e sono piccole anche le figure al centro della carta; nel disegno sono preponderanti le riproduzioni dei due dadi messi uno sopra l'altro.
I giocatori spesso chiamano la carta con il nome della vignetta al centro; per esempio il 5-5 è detto "fiore di pruno" e il 1-2 "i polli" (么雞三).

Chuān pái

Una variante è il Chuān pái (川牌, Carte dei fiumi, con probabile riferimento alla regione del Si Chuan, o paese dei quattro fiumi, in cui il disegno è diffuso).

Ha differenti composizioni, con la ripetizione solo delle serie base o con due carte extra, che hanno solo ideogrammi 1. I due dadi sono riprodotti affiancati.

Hanno dimensioni maggiori delle Shíwǔ hú pái e sono più grandi anche le figure centrali, spesso briganti dalla serie di racconti "Il margine dell'acqua" o figure di altre saghe popolari.



  1. Sito Internet di A. Pollett, Carte da domino ↩︎ ↩︎

  2. W. A. Chatto, Facts and Speculations on the Origin and History of Playing Cards, 1848, pag. 55 ↩︎

  3. IPCS Journal, 31-6, pag. 273 ↩︎