I mazzi standard

Naqsh

Carte: 36, 40, 48, 84, 96
Denominazione alternativa: Naqsha


Lista dei mazzi di carte nel museo 7bello


Non sono presenti in archivio mazzi.

Descrizione


Il Naqsh o Naqsha è un mazzo da 40 o 48 carte, popolare nel Rajasthan. In passato erano usati mazzi che andavano da 36 a 96 carte 1. Il mazzo è conosciuto dal XVIII secolo, ma l'omonimo gioco era già noto due secoli prima.

Comprende 4 serie identiche di carte con 10 numerali, un uomo su un cavallo al galoppo chiamato Ghodi o Bibi (come la regina del mazzo As Nas in Persia) e un re, detto Saheb o Mir, con dipinte due figure su un elefante.
I numerali sono il 10 (fiori (phuli) bianchi), il nove (fiori rossi), l'otto (fiori di loto), il sette (dawal spade), il sei (il disegno assomiglia alle pergamene del Moghul Ganjifa), il cinque (fiori rossi con il picciolo), il quattro (shanka conchiglie), il tre (fiori di loto con picciolo), il due (pahlwan lottatori, assomigliano agli schiavi del Moghul Ganjifa) e l'uno (pori donna sotto un albero o re in abiti femminili).
Nei secoli passati il Naqsh, un gioco d'azzardo simile al vingt-et-un e al giapponese Kabu, si giocava anche con mazzi portoghesi da 40 e 48 carte 2 3. Oggi si gioca anche con il mazzo Moghul Ganjifa scartando alcuni semi o con un mazzo mazzo Inglese o Internazionale, dopo aver scartato i fanti per avere solo due figure.

Nel gioco il seme non conta; è importante solo il valore della carta. Per questo esistono anche mazzi in cui lo stesso seme è ripetuto più volte.
La protettrice dei giocatori di Naqsh è Lakshmi, la dea della buona fortuna, che viene spesso invocata prima o durante le partite.



  1. IPCS Journal, 8-2, pag. 29 ↩︎

  2. IPCS Journal, 8-2, pag. 29 ↩︎

  3. IPCS Journal, 25-3, pag. 117 ↩︎