I mazzi standard
Tarocco siciliano
Semi: portoghesi
Carte: 63, 64
Figure: intere
Onori: interi
Lista dei mazzi di carte nel museo 7bello
Non sono presenti in archivio mazzi.
Descrizione
Il Tarocco Siciliano 1 è un mazzo da 63 e 64 carte a figure e onori interi, prodotto dal 1830 circa.
Oggi perciò il mazzo è di 64 carte, ma l'asso di denari sembra utilizzato per il gioco solo a Barcellona del Gotto (ME).
Nel gioco tradizionale si scarta questa carta in modo che i tre giocatori abbiano 21 carte ciascuno.
Il disegno dell'asso di denari è quello delle carte Napoletane per il mazzo di Concetta Campione. Questo disegno reca ancora lo spazio per due bolli, perché fino al 28 maggio 1917 Romano Biani - Manuale storico dei bolli ... - pag. 57 si apponeva oltre al bollo un timbro tondo supplementare con la data. Nel mazzo di tarocchi stampato dalla Modiano questa carta è quella delle Siciliane. Il fatto che il disegno che l'asso di denari cambia non importa ai giocatori, visto che come già accennato questa carta di solito non serve per il gioco.
I produttori di questo mazzo sono stati abbastanza limitati. Il mazzo attuale venne stampato da Luigi Murari quando aveva la fabbrica ad Acireale, fino al 1888, e dal figlio Guglielmo a Bari, fino al 1929. In Sicilia ne continuò la produzione Concetta Patané ad Acicatena, dal 1920 circa, e successivamente la figlia Concetta Campione, a Catania, fino al 1960 circa
Ci furono altri piccoli stampatori locali, citati da Domenico Starna che ha pubblicato in internet un interessante articolo su questo mazzo.
Nel mazzo di questo tipo stampato da Concetta Campione l'Eremita aveva in mano una clessidra, come nei più antichi tarocchi. Oggi, nel mazzo di Modiano, questa è diventata una lanterna, come in tutti i mazzi standard da tarocchi attualmente prodotti; il disegnatore l'ha trasformata in una lampada simile a quella di Aladino.
Quello siciliano di Modiano è il più piccolo tarocco standard, con un formato attuale di 82 x 52 mm; le carte stampate da Concetta Campione erano invece di 80 x 52 mm.
Alla fine del XX secolo era ancora utilizzato in pochi paesi della Sicilia, ma in altre zone come a Calatafimi (Trapani) per giocare si usano le carte del tarocco Piemontese.
Le carte che permettono di identificare questo mazzo sono numerose.
Come negli antichi mazzi portoghesi i fanti sono di sesso femminile.Tutte reggono uno scudo con disegnato un volto e le due fanciulle con i semi lunghi hanno in mano rispettivamente un uccello (bastoni, in siciliano mazze) e un fiore (spade).
L'onore 14 fino al 1750 era il classico diavolo, ma la duchessa Rosalia Caccamo volle che fosse sostituito dal vascello, copiato probabilmente dal mazzo delle Minchiate (onore 21 in questi mazzi). Anche la Torre, per volere della stessa nobildonna, fu disegnata senza alcun segno di fulmini o incendio. Sembra che la duchessa abbia pagato personalmente le nuove matrici allo stampatore perché cambiasse il disegno di questi due onori ritenuti infausti 2. La Morte evidentemente non suscitava nessuna reazione ed è rimasto il classico scheletro, in questo mazzo a cavallo.
Gli onori da 16 (stella) a 20 (Giove) sono detti Arie.
Il disegno degli onori del tarocco siciliano, così diversi ad esempio da quelli del tarocco piemontese, dipende probabilmente dal fatto che questo gioco si sviluppò inizialmente tra i nobili, che lo conobbero a Roma.
L'ambiente in cui il disegno maturò, intriso all'epoca del classicismo, portò a prendere alcune figure dalla mitologia e dalla storia dell'antica Roma.
Il Carro sembra preso da raffigurazioni trionfali di epoca romana.
La Luna ricorda la leggenda di Emidione. Di questo pastore si innamorò Selene, la luna, che gli diede il sonno eterno per non farlo invecchiare. Ogni notte si recava ad ammirare il suo amato che dormiva e a questo potrebbe riferirsi l'illustrazione sull'onore.
Il Sole rappresenta probabilmente un fratricidio: quello di Remo ad opera di Romolo all'atto della fondazione di Roma oppure l'uccisione di Abele da parte di Caino.
L'onore 19, l'Atlante, in tutti i mazzi da tarocchi è chiamato Il mondo. Il perché di questo nome è più chiaro nei disegni più antichi e nelle Minchiate. Nel tarocco siciliano è raffigurato il titano Atlante, condannato a portare la Terra sulle spalle.
L'onore 20, Giove, sta al posto del classico Giudizio. Raffigura Giove pronto a giudicare i malvagi gettando su di loro i fulmini che regge nella mano.
La Costanza con scudo e lancia, probabilmente è una raffigurazione di Minerva.
L'Impiccato appeso per il collo e non per i piedi, come il Penduto o Appeso degli altri tarocchi e 14 il Vascello che come già detto ha preso il posto del Diavolo.
La Miseria, il più basso degli onori, è senza numero.
Altri onori sono ripresi dal mazzo delle Minchiate (carta a sinistra) come il 13 la Morte raffigurata a cavallo, 6 la Forza appoggiata a una colonna e 16 la Stella con un uomo a cavallo.
L'ordine degli onori (trunfi in siciliano) è diverso da quello tradizionale degli altri tarocchi (a sinistra). Nella tabella è mantenuto l'ordine del tarocco siciliano (a destra):
Altri tarocchi | Tarocco siciliano | ||
---|---|---|---|
Miseria | |||
1 | Bagatto | Picciotti (raggazzi) o più raramente Bagotti | 1 |
2 | Papessa | ||
3 | Imperatrice | Imperatrice | 2 |
4 | Imperatore | Imperatore | 3 |
Costanza * | 4 | ||
14 | Temperanza | Temperanza * | 5 |
11 | Forza | Forza * | 6 |
8 | Giustizia | Giustizia * | 7 |
6 | Amanti | Amore | 8 |
7 | Carro | Carro | 9 |
10 | Ruota della fortuna | Ruota della fortuna | 10 |
12 | Appeso o Penduto | Appeso | 11 |
9 | Eremita | Vecchio | 12 |
13 | Morte | Morte | 13 |
15 | Diavolo | Vascello | 14 |
16 | Torre | Torre | 15 |
17 | Stelle | Stella | 16 |
18 | Luna | Luna | 17 |
19 | Sole | Sole | 18 |
21 | Mondo | La badda (palla) | 19 |
20 | Giudizio | Giove | 20 |
Matto | U fuiutu (fuggito o fuggitivo) |
- Le virtù sono mantenute in sequenza.
Sul tarocco siciliano è stato pubblicato un interessante articolo sulla rivista dell'IPCS 1.