I mazzi standard
Carte trentine
Semi: italiani
Carte: 36, 40, 52
Figure: intere
Lista dei mazzi di carte nel museo 7bello
Non sono presenti in archivio mazzi.
Descrizione
Il mazzo delle Trentine1 è da 36, 40 e 52 carte a figure intere; deriva dal mazzo di carte Trevisane.
Prodotto dal XVI secolo, un esemplare di quell'epoca è custodito presso la Bodleian Library a Oxford, è probabilmente il più antico mazzo italiano ancora stampato con i disegni originari, anche se nel corso degli anni qualche piccola variazione c'è stata. Infatti verso il 1940 il disegno del mazzo è stato semplificato; sono sparite le decorazioni sulle scartine, la corona sul tre di spade e la decorazione a S sul due di denari. I bastoni si sono ingrossati, le spade hanno perso la punta e le coppe sono ora chiuse in alto. In precedenza2 i semi erano molto più simili a quelli delle Bergamasche e Bresciane, mentre oggi, pur se con diversa colorazione, il disegno dei numerali è quello delle carte Triestine.
Il mazzo da 36 carte, oggi non più stampato, aveva una composizione atipica, con le figure e i numerali dall'asso al 61. Probabilmente questa strana sequenza dei numerali era necessaria per un gioco locale.
Era l'unico mazzo italiano, insieme a quello delle Salisburghesi, a non avere il bollo sull'asso di denari, in quanto nel 1862, quando fu emanata la legge che imponeva il contrassegno del pagamento della tassa su questa carta, la provincia di Trento e quella di Bolzano facevano parte dell'impero austriaco.
Quando le due province furono annesse all'Italia, nel 1918, il bollo mantenne la posizione che aveva in precedenza.
Sono conosciuti esemplari di carte Trentine del XIX secolo con bollo austriaco sull'asso di denari mentre lo spazio per il bollo sul re era occupato dal nome del fabbricante
e mazzi dell'inizio XIX secolo stampati a Rovereto con i motti delle carte Trevisane sugli assi.
L'asso di denari è detto Bambine, probabilmente per la figura femminile che vi appare, e quello di coppe Giangi nut (nudo arrabbiato in dialetto locale).