I mazzi standard

Vogelspiel
(Gioco dell'uccello)

Carte: 32
Figure: intere
Denominazioni alternative: Hexenspiel (tedesco: Gioco delle streghe), Kukuspiel (tedesco: Gioco del Cuccu)
Non più prodotto


Lista dei mazzi di carte nel museo 7bello


Non sono presenti in archivio mazzi.

Descrizione


Oltre a questi mazzi era stampato un gioco che faceva parte della famiglia del Cuccu, oggi presente solo in Italia e Svezia, ma più numerosa in passato. Era detto Vogelspiel (gioco dell'uccello), Hexenspiel (gioco delle streghe) o Kukuspiel (gioco del Cuccu, dal nome italiano del gioco) da 32 carte a figure intere. Prodotto dalla seconda metà del XVIII secolo, diffuso in Baviera e in Austria Sigmar Radau und Georg Himmelheber, Spielkarten n. 234, fig. 31, Anton Fetscher, 176x × , è scomparso verso il 1930.

Il mazzo ha 12 carte numerali, numerate da I a XII, e due serie di figure, a coppie con lo stesso nome, ma spesso con disegni diversi. La coppia di carte con l'albergo ha anche due nomi diversi, Einkerth (luogo di sosta, alloggio "Einkehr halten" significa sostare in trattoria) e Auszhalt (forse da Haus, casa e Halt, sosta). Su questa carta di solito era apposto il nome del fabbricante mentre il bollo era sul numerale I.

L'ordine, partendo dalla carta con valore più basso è il seguente.

Nome Descrizione Carta del Cuccu
Hex (Strega) Strega a cavallo di una scopa Mascherone
Narr (Pazzo, buffone) Arlecchino con cane e giullare Matto
Glas (Vetro) Coppa con bicchieri Secchia
Wurst (Salsiccia) o Wirst Salsicce affumicate
Teller (Piatto), Täller o Deller Piatto, a volte con vivande Nulla o numerale 0 per alcuni autori
Numerali da I a XII Numerali da I a X
Einkerth (Locanda) e Auszhalt Locanda Fermatevi alquanto
Hott o Hatt (È l'incitamento in tedesco per far saltare il cavallo) Cavallo Salta
Miau (Onomatopeico, il verso del gatto) Gatto Gnao
Wer da (Chi va là) 1 Sentinella Bragon
Pfeiff (Forse Pfeife, fischietto) Uccello Cuccu

1 Chi non conoscere l'alfabeto gotico potrebbe dare un'altra interpretazione alla scritta Sigmar Radau und Georg Himmelheber, Spielkarten n. 234, fig. 31, Anton Fetscher, 176x × .

Probabilmente la corrispondenza tra Mascherone e Hex (strega) deriva dal fatto che in Trentino, regione da cui probabilmente era passato il gioco per arrivare in Austria e Germania, la parola masca indica sia la maschera carnevalesca che la strega.
Un altro possibile malinteso può aver dato origine alla carta senza corrispondenza nel Cuccu, che raffigura salsicce. In tedesco Hans Wurst (Giovanni Salsiccia) è una figura del folklore che rappresenta un giullare o un buffone e può essere un'interpretazione del matto, il "cognome" del personaggio può aver poi lasciato solo le salsicce nel disegno, facendo sparire la figura umana. Questa figura folkloristica appare su mazzi standard a semi tedeschi come il tarocco degli animali bavarese, e raffigura un uomo che sta per mangiare salsicce o le tiene infilate su uno spiedo.
Il piatto della carta Teller spesso viene interpretato da alcuni autori come numerale 0, ma il Teller è una carta riprodotta due volte, come le figure, al contrario dei numerali che in questo mazzo non sono duplicati.

Molto interessante la riproduzione, sul sito web Peter Endebrock's Playing-card Pages www.endebrock.de/pers-home.html, di un mazzo dipinto a mano nella seconda metà del XIX secolo. Questo mazzo presenta i disegni incollati su un mazzo di carte da gioco a semi francesi, come si può vedere nell'angolo rovinato del Teller, e probabilmente è stato realizzato nella Germania meridionale.