I semi francesi
I semi francesi, cuori, quadri, fiori e picche, sono quelli più conosciuti, grazie al mazzo Inglese o Internazionale noto in tutto il mondo. Per ricordarne la successione si usa la frase
"Come (cuori) QUAndo (quadri) FuORI (fiori) PIove (picche)".
Questi semi nascono in Francia verso il 1465, quasi certamente a Lyon. Alcune ipotesi li fanno derivare dai semi tedeschi, di pochissimi anni precedenti. I cuori hanno un disegno uguale, le foglie sarebbero diventate picche e le ghiande potrebbero essersi evolute nei fiori lasciando alla fantasia dell'inventore il disegno del seme di quadri, un semplice rombo. La tradizione vorrebbe che i semi francesi siano stati ideati da Étienne Vignoles (o Étienne de Vignolles) detto la Hire, un francese emulo di Robin Hood e compagno d'armi di Giovanna d'Arco, morto l'11 gennaio del 1443 1, oltre 20 anni prima dell'uso sulle carte da gioco dei semi a lui attribuiti. Furono una grande innovazione tecnica, in quanto con questo sistema la matrice per la stampa si limita alle dodici figure, con il vantaggio di avere matrici più piccole e meno costose. Le carte numerali invece venivano stampate con apposite mascherine ottenute utilizzando speciali punzoni in metallo .
All'inizio i semi dei numerali furono tutti orientati nello stesso senso (a sinistra). Solo nel 1799 Edmund Ludlow2 stampò i numerali con semi disposti specularmente (a destra). I semi francesi migliorano notevolmente la leggibilità delle carte numerali, mentre con gli altri sistemi di semi i valori delle scartine non sono sempre facili da capire .
Per di più si può colorare un intero mazzo usando solo due tinte, il rosso e il nero, come hanno fatto diversi fabbricanti: questo è un mazzo del 1880 circa stampato in Gran Bretagna da Goodall
. Al limite si potrebbe ottenere un intero mazzo con solo tre matrici per le figure e completare il tutto con i disegni dei semi riprodotti utilizzando le mascherine , magari riproducendo le figure di due semi specularmente in modo da diversificarle . Si potrebbero colorare le figure in modo da dare a cuori e quadri una preponderanza del colore rosso e a picche e fiori di nero , oppure dare ad ogni seme un colore diverso . Il mazzo ottenuto è un'elaborazione di un mazzo di Goodall i cui disegni risalgono ai primi anni del secolo scorso ed è perfettamente utilizzabile per giocare. Probabilmente i giocatori, almeno quelli occasionali, non si accorgerebbero di usare un mazzo con figure uguali nei vari semi.Una ditta francese ha messo in vendita piccoli contrassegni in plastica da usare come segnabicchieri, quando una compagnia numerosa ha sul tavolo molti bicchieri e vuole che ognuno possa riconoscere il proprio. I disegni delle carte
sono identici, cambia solo il seme. Se avessero dimensioni adatte si potrebbero usare tranquillamente per giocare.In questo mazzo con disegni di fantasia prodotto in Gran Bretagna nel 1973 le figure sono uguali in tutti i semi, sono state semplicemente riprodotte specularmente e i colori sono stati variati in modo da farle apparire diverse
.Esiste anche un mazzo standard, denominato "Disegno Wüst tipo B - XP18", di origine tedesca ma attualmente usato solo in Brasile, che ha le figure uguali nei vari semi, variando solo il colore degli abiti
.Tutti questi vantaggi hanno fatto sì che questi semi siano stati scelti per molti mazzi standard: tra i paesi occidentali solo la Spagna non ha mazzi standard che utilizzano semi francesi.
Meraviglia piuttosto il fatto che siano rimaste in uso carte con semi differenti, meno economiche da produrre e più difficili da interpretare. Questa è un'ulteriore riprova del tradizionalismo dei giocatori di carte, sempre molto restii a cambiare i mazzi cui sono abituati.
Poiché i semi francesi venivano aggiunti a mano alle figure già stampate, a volte il lavorante sbagliava e poneva i semi sulle figure errate, con conseguente confusione del giocatore e, in tempi successivi, del collezionista che cercava di catalogare il mazzo. Un esempio si può vedere nelle due varianti del mazzo Baronesse stampati probabilmente entrambi da Bernard Dondorf; i disegni di fanti e donne sono uguali nei due mazzi, ma i semi sono posti su figure diverse
. Probabilmente è stata una precisa scelta del fabbricante per diversificare due edizioni del mazzo. Nel caso i fabbricanti siano diversi, potrebbe essere un escamotage per non essere accusati di plagio.Un'antica rappresentazione di carte a semi francesi è quella nel castello di Issogne in val d'Aosta. In un affresco posto alla sinistra nell'ingresso, databile secondo la guida alla fine del XV secolo, si scorgono chiaramente carte con questi semi, all'epoca inventati da poco 3. L'affresco è notevolmente danneggiato, ma i semi francesi sono abbastanza individuabili, almeno nell'originale perché, non avendo potuto usare né flash né cavalletto, la riproduzione non è molto chiara .
Un'incisione di poco posteriore, come indica la data 1500 scritta in alto a sinistra sopra la finestra, raffigura il duca e la duchessa di Bavaria, l'odierna Baviera, intenti a giocare a carte. L'unica carta raffigurata è il cinque di cuori, un seme comune sia al sistema francese che a quello tedesco; non è perciò possibile capire con che tipo di carte stessero giocando i due personaggi effigiati
. La disposizione dei semi fa propendere per carte a semi francesi, dato anche che il numerale 5 non viene utilizzato nei mazzi a semi tedeschi, almeno al giorno d'oggi.Un particolare curioso, data l'epoca dell'incisione in cui il mondo era molto più maschilista di oggi, è che la duchessa sta vincendo. Lo dimostrano i segni tracciati sul tavolo, segni usati ancora oggi in Italia per segnare le partite vinte a briscola e chiamati "raggi" dai giocatori. In un incontro tra appassionati di giochi abbiamo scoperto che anche i portoghesi utilizzano questo sistema per segnare le partite vinte.
Anche sull'origine dei disegni dei semi francesi sono sorte molte ipotesi:
le picche Piques sarebbero punte di lancia o di picca, da cui il loro nome;
i fiori Trèfles potrebbero essere la stilizzazione del trifoglio (è il significato letterale del termine) o l'elaborazione del disegno di una croce. In Germania in alcuni mazzi sono molto "snelli" e, visto il disegno, vengono chiamati Kreuz (croce);
i quadri Carreaux sembrano tegole in legno per i tetti o piastrelle per pavimenti; il nome francese infatti ha anche questi significati, oltre che quelli di quadro e vetro per porta o finestra;
i cuori Coeurs sono il disegno semplificato del cuore (cardioide per i matematici), quello che gli innamorati usano tracciare sui muri o peggio incidere sulla corteccia di un albero, usato anche nei semi tedeschi; chissà se è nato prima questo simbolo o quello adottato come seme nelle carte da gioco?
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Da La Hire, sito web Wikipedia en.wikipedia.org/wiki/La_Hire: "Étienne de Vignolles, detto La Hire, era un comandante dell'esercito francese durante la guerra dei 100 anni. Si unì a Carlo VII nel 1418, quando l'armata inglese invase Francia. La sua azione più significativa fu il comando dell'avanguardia dell'esercito alla battaglia di Patay, vinta dai francesi. Nel 1421 combattè alla battaglia di Baugé. Vinse la battaglia di Gerbevoy nel 1435 e fu fatto capitano generale di Normandia nel 1438. Combattè a fianco di Giovanna d'Arco durante la campagna del 1429. Morì a Montauban 11 gennaio, 1443 di malattia rimasta ignota. Il suo nome è dato al fante di cuori del mazzo francese." (trad. Virgilio Ferrari) ↩︎
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IPCS Journal, 31-1, p. 22 ↩︎
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IPCS Journal 25-4 ↩︎