I semi latini
I semi latini sono denari, coppe, bastoni e spade. In Italia il nome di "denari" (dal francese denièrs) si dà nelle zone un tempo sotto la dominazione francese, mentre in quelle un tempo dominate dagli spagnoli il seme viene chiamato "ori" (dallo spagnolo oros).
Delle carte a semi latini ne esistono tre tipi con caratteristiche specifiche: a parte lievi diversità nei disegni dei semi corti (denari e coppe), le differenze più evidenti riguardano i semi lunghi (spade e bastoni).
Semi italiani
Nel tipo italiano e portoghese i disegni dei semi sono molto lunghi e intrecciati tra di loro, mentre nel tipo spagnolo sono più corti e in nessuna carta, salvo che nel tre di bastoni, il disegno di un seme ne tocca un altro.
Contrariamente ai semi francesi, con disegno uguale in tutti i mazzi standard, i semi latini differiscono da un mazzo all'altro. Le pagine relative a
possono essere utili per identificare i mazzi standard.
Il sistema a semi italiani ha i bastoni simili a scettri e le spade dei numerali, esclusa quella centrale, sono curve. Spade e bastoni si intrecciano nel disegno a formare un graticcio.
Sembra essere il disegno più antico, ma è anche il meno leggibile. I complessi intrecci dei semi lunghi rendono molto difficoltoso, per chi non vi è abituato, individuare a prima vista il valore della carta.
Carte a semi italiani sono usate nei mazzi standard dell'Italia di nord-est (in Trentino, Veneto e Venezia Giulia, nelle province di Bergamo, Brescia e in pochi paesi vicino a Bologna), nei mazzi di tarocchi Piemontese, di Marsiglia e Bolognese, e furono presenti anche nei mazzi da Trappola, un tempo molto diffusi in Europa centrale ma non più stampati dalla seconda guerra mondiale.
È scomparso da tempo un sistema di semi, probabilmente utilizzato nell'area di influenza veneziana nel XV e XVI secolo1, detto italiano arcaico, in cui le spade sono curve, si toccano ma non si intersecano, mentre invece si intrecciano i bastoni .
Semi spagnoli
Il sistema a semi spagnoli ha bastoni tozzi e nodosi, simili a randelli, in alcuni mazzi con nodi, rami e foglie, mentre le spade sono corte e con la lama diritta . La non intersezione dei semi lunghi, salvo che nel tre di bastoni, rende queste carte più comprensibili rispetto alle precedenti.
Questo sistema viene attualmente utilizzato in Italia (province di Cremona, Mantova, Emilia e centro Italia, in Romagna, Sardegna, sud Italia e Sicilia), in Francia (in Bretagna, nel Roussillon e nella zona di Bordeaux), in Catalogna e nel resto della Spagna. Fuori dall'Europa si usano semi spagnoli in Algeria e Marocco. In America latina e nelle Filippine si utilizzano due mazzi spagnoli non più usati in patria.
Semi portoghesi
Il sistema a semi portoghesi ha bastoni diritti, a forma di randello ma senza rami, nodi o foglie, e spade diritte e molto lunghe. Entrambi i semi lunghi si intersecano nei disegni. Le carte con questi semi sono scomparse in Portogallo e oggi sono presenti solo nel tarocco Siciliano.
In oriente questi mazzi furono portati dai marinai portoghesi e copiati in Giappone, con disegni rielaborati e molto stilizzati. A causa delle pesanti elaborazioni grafiche la discendenza dai mazzi portoghesi è poco evidente. Alcuni mazzi Kabu fuda e Mekuri fuda sono ancora in commercio, anche se sempre meno usati dai giocatori, mentre è scomparso il mazzo Unsun karuta.
Semi italo-portoghesi
È stata anche proposta la dicitura italo-portoghesi per alcuni mazzi, come le Minchiate, in cui il sistema portoghese, come le spade diritte e intersecate, si coniuga con elementi dei semi italiani, come i bastoni simili a scettri, ma questa denominazione è soggetta a numerose obiezioni. Di solito le Minchiate sono considerate a semi italiani, nonostante le spade siano diritte.
I più antichi mazzi da tarocco giunti fino a noi, quelli dell'epoca dei Visconti/Sforza, presentano questa raffigurazione dei semi.
Del perché siano stati scelti questi simboli e non altri è stato ampiamente dibattuto, ma non esiste una teoria convincente.
Si dice che i semi latini:
siano allegorie delle classi in cui era divisa la società del XIV secolo (denari per i mercanti, coppe (il calice usato nella messa) per il clero, bastoni (i manici dei loro attrezzi) per i contadini e spade per i militari);
che i semi rappresentino elementi della leggenda del sacro Graal;
oppure i vizi (spade e bastoni per la violenza, coppe per l'ubriachezza e denari per l'avarizia);
le virtù (spade per la Giustizia, bastoni per la Forza, denari per la Carità e coppe, sempre viste come calici della messa, per la Fede);
e tante altre interpretazioni, più o meno fantasiose.
Vorremmo anche noi proporre tre idee, o chiamatele pure congetture, dubbi o provocazioni.
Un disco d'oro (simbolo del tacere e della terra), una coppa (sapere, acqua), il bastone del comando (volere, fuoco) e una spada (osare, aria) erano gli oggetti che un alchimista, nel medioevo, doveva trovare per completare il cammino verso la perfezione. Erano i simboli dei quattro elementi e delle virtù che un alchimista doveva avere, come si rileva dal loro significato, citato tra parentesi. C'è qualche legame tra questi i simboli alchemici e i semi delle carte?
Ardhanâri o Ardhanârisvâra 2. Solo una coincidenza?
, una figura della mitologia Hindu raffigurato metà come Shiva e metà come sua moglie Parvati, è raffigurata con uno scettro, una spada, una coppa e un anello nelle sue quattro maniI semi latini potrebbero trarre origine da quelli cinesi, magari attraverso le straordinarie elaborazioni grafiche in cui gli arabi sono maestri. Non notate nessuna somiglianza 3 e quelli che oggi chiamiamo semi italiani? Il mazzo cinese è quello con disegni derivati dalla carta moneta e i relativi colori, quando l'originale è in bianco e nero, sono una nostra aggiunta.
tra questi semi appartenenti ad un mazzo cinese