La storia della famiglia del Cucco

Oltre al mazzo tradizionale e a quello dei tarocchi, esiste un altro gruppo di carte da gioco con disegno standardizzato, quello del Cuccu e dei suoi discendenti. Sono le uniche carte da gioco standard in Europa a non avere semi.

Corrispondenza delle carte del Cuccu, del Kille e del Gnav

Nel mazzo italiano nel XIX secolo è stato introdotto il Leone, mancante negli altri mazzi.

Immagine senza descrizione

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Oggi mazzi di questo tipo sono prodotti solo in Italia (Cuccu) e Svezia (Killekort), ma in passato lo furono anche in Austria e Germania (Vogelspiel, gioco dell'uccello o Hexenspiel, gioco delle streghe), Danimarca (Gnav) e Norvegia (Hypp), dove era ancora venduto fino al 1990 circa.

In Germania esisteva anche un altro mazzo scomparso alla fine del XIX secolo, quello detto Schnatter (letteralmente schiamazzare), che sembra derivare dalla stessa famiglia 1.

Per dare un esempio della diffusione di queste carte nel nord Europa, in Finlandia il primo mazzo stampato industrialmente, agli inizi del XIX secolo, non era di carte a semi francesi, ma un mazzo detto Lintu-kortit (carte uccello), un mazzo di questa famiglia.

In Francia non è conosciuto un mazzo specifico, ma il Coucou era un gioco molto popolare agli inizi del XVIII secolo 2, giocato con un mazzo standard da 52 carte.

Tutti questi mazzi derivano dall'italiano Cuccu, i cui primi esemplari nacquero probabilmente a Bologna agli inizi del XVIII secolo. Prova di questa discendenza italica sono la composizione del mazzo e le evidenti tracce della lingua italiana nei mazzi Gnav e soprattutto Killekort. Il mazzo Vogelspiel è quello in cui le derivazioni linguistiche sembrano non presenti, ma a riprova delle sue origini il gioco è anche noto come Kukuspiel (gioco del kuku).

Nel XVIII secolo era di moda, per chi se lo poteva permettere, il viaggio in Italia, il cosiddetto Grand Tour. Probabilmente i viaggiatori erano rimasti affascinati da questi strani mazzi del Cuccu, con le figure così inconsuete, e li avevano portati nelle rispettive nazioni come curiosità. Un po' per volta questi mazzi divennero popolari in tutto il centro-nord europeo tanto che oggi il mazzo è più usato in Svezia che in Italia, dove è praticamente sparito. Il periodo in cui il mazzo fu esportato nel nord Europa spiega la mancanza degli altri mazzi del Leone, carta aggiunta agli inizi del XIX secolo.

Ecco una tavola riassuntiva dei vari mazzi con la corrispondenza tra le carte:

mazzo Cuccu Vogelspiel Gnav Killekort
numero carte 38/40 32 42 42
numerali 10 (duplicati) 12 12 (duplicati) 12 (duplicati)
disegno figure 9/10 (duplicate) 10 (duplicate) 9 (duplicate) 9 (duplicate)
Matto Narr Narren Harlekin o Kille
Mascherone manco di secchia Hexe Uglen Blaren o Blarren
Secchia manco di nulla Glas Potten Blompottan o Blomkrukan
Nulla Teller Kransen Kransen
Fermatevi alquanto Einkerth Huset Wärdshus
Gnao Miau Katten Svinet o Sohugg
Salta Hatt Hesten Cavall o Kavall
Hai pigliato Bragon Wer da Dragonen Husar
Cuccu Pfeiff Gjøgen Kuku o Cucu
Leone - - -
- Wurst - -

Le correlazioni tra le carte si riferiscono ai loro disegni, ma la sequenza delle carte è diversa nelle varie nazioni.

Alcuni autori interpretano la carta corrispondente al Nulla come il numerale di valore 0, anche a causa del disegno della carta che ha sempre un elemento circolare.

Queste carte si usano per giochi molto diversi tra di loro 3, giochi in voga ancora oggi in molti paesi. In alcune nazioni i giochi sono ancora conosciuti ma, essendo sparito il mazzo della famiglia del Cuccu, si usano mazzi standard.

Bellissime riproduzioni di antichi mazzi sono in internet pubblicate da Tor Gjerde nel sito old.no.



  1. IPCS Newsletter n. 68 ↩︎

  2. IPCS Journal 24-2 ↩︎

  3. IPCS Journal 29-3 e segg. ↩︎